Lunedì, V di Pasqua – S. Illuminato – PRIMA LETTURA At 14,5-18 – Dal Salmo 113B (115) – VANGELO Gv 14,21-26
Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Uomini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità». Questa espressione rivolta da Paolo e Bàrnaba agli abitanti di Licaònia ci permette oggi di soffermarci su una sottile ma pericolosa tentazione, quella di dare gloria agli uomini invece che a Dio. Ed ecco perché la Liturgia, volendo rimarcare tale pericolo ci fa ripetere: «Non a noi, Signore, ma al tuo nome dà gloria». Gli abitanti di Licaònia avevano avuto la grande grazia di essere stati raggiunti dall’annuncio del Cristo, avevano ascoltato la predicazione degli Apostoli e avevano assistito anche a miracoli, ma invece di glorificare Dio idolatrano gli uomini. Quante persone anche oggi vantano e ostentano amicizie con questo o quel veggente, persone che hanno nel cellulare il numero privato di tutti i carismatici di mezzo mondo, persone pronte perfino a rinunciare alla fede e ai Sacramenti pur di non smettere di idolatrare qualche prete che si trasforma in nuovo Messia! Una tentazione sottile, dicevo, perché spesso giustificata e quindi nascosta da un presunto amore per Dio, ma al contempo molto pericolosa perché senza accorgercene ci ritroviamo ad idolatrare gli uomini invece che l’unico Dio.
Pane di oggi: Mio Signore e mio Dio, ti lodo e ti ringrazio per tutti coloro che mi hanno parlato di te, che mi hanno aperto gli occhi e la mente alla conoscenza della fede: sacerdoti, familiari, educatori e catechisti. Ti adoro profondamente e ti chiedo di benedire quanti ti annunciano, ti testimoniano e, mettendosi a servizio della Parola, con i vari carismi e la potenza che lo Spirito Santo dona loro, attirano gli uomini al tuo divin Cuore. Fa’ che non confondiamo mai il mezzo col Fine: sii tu l’unico nostro vanto!
Amerò tutti i ministri di Dio, ma seguirò un solo Pastore.
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110