Un Po’ di PANE Spirituale per Camminare in CRISTO domenica 12 luglio 20

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Domenica, XV Tempo Ordinario – S. Leone I – PRIMA LETT. Is 55,10-11 Dal Salmo 64 (65) – SECONDA LETT. Rm 8,18-23 – VANGELO Mt 13,1-23

«A colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha». La Liturgia di questa domenica pone l’accento sulla Parola di Dio. Essa è anzitutto presentata come dono del Padre, elargito con abbondanza su tutti noi: qualunque sia il terreno, esso viene raggiunto dal seme della Parola. Il seme ha già in sé tutto il potenziale per raggiungere gli scopi prefissi della crescita e del fruttificare. Diventare spiga di grano buono o essere altri tipi di vegetali non dipende dal terreno: il contadino che vuole grano seminerà grano. Al terreno il compito di accogliere il seme, fargli spazio, dargli la possibilità di germogliare e crescere. Ecco dunque cosa vuol dirci il Signore per mezzo del profeta Isaìa (Prima Lettura): il seminatore fa scendere sul terreno, come la pioggia e la neve, il seme che egli desidera, perché possa raccogliere secondo i suoi disegni, perché quel seme produca ciò che il seminatore desidera. Quindi il seme, insieme al terreno geme e soffre le rigidità invernali (Seconda Lettura) per poi, insieme, in piena solidarietà e potenza, risorgere con i calori primaverili e, con la grazia dello Spirito Santo che dispone tempi e modi, rendere il terreno fertile e fecondo, ricco di frutti e pronto a soddisfare e realizzare la volontà di Dio. Si compirà in noi questo disegno? Non dipende dal seme ma dal terreno: abbiamo tolto le pietre, allontanato gli uccelli, sradicato le erbacce, tenuto a bada i rovi? Se abbiamo collaborato alla grazia di Dio, non avremo dubbi: 30 o 60 che sia, grande sarà in noi il frutto.
Pane di oggi: Dio Padre misericordioso, presento a te il terreno della mia vita: fa’ che con la grazia dello Spirito Santo, possa portare con abbondanza il raccolto che dall’eternità hai pensato per me.
Essere buon terreno significa collaborare alla grazia di Dio.

fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110

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