Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: Due uomini sono in viaggio, ma lungo il cammino si fermano: qualcosa li attrae, il loro cuore è scosso da un fremito. Un esperienza di gloria: il Signore è presente e agisce, ridona vigore e speranza. Con queste parole vogliamo introdurre due si-tuazioni opposte, entrambe presenti nella Liturgia della Parola di oggi. Nella Prima Lettura troviamo Pietro e Giovanni che mentre avanzano per andare a pregare si fermano. Sono attratti da uno storpio che a sua volta li guarda: Cristo è con loro, agisce per loro mezzo e nel suo nome lo storpio riceve nuovo vigore dagli Apostoli. Così nel Vangelo, due discepoli avanza-no verso Èmmaus, Cristo è a loro fianco ed essi, pur non riconoscendolo, se ne sentono attratti: il loro cuore freme e quando si fermano pregano quel viandante di rimanere con loro. I loro sguardi si incrociano, Cristo si fa riconoscere nello spezzare del Pane e ridona loro la pace perduta. Dimentichi della stanchezza del viaggio, corrono spinti dalla gioia e dal desiderio di comunicare agli altri la loro incredibile esperienza spirituale. Scene diverse ma che ci dicono che dove è Cristo c’è la salvezza e la gioia. Se continuiamo a trascinarci la vita, se ci sentiamo spiritualmente storpi, se l’amarezza è il nostro pane quotidiano, impariamo ad incrociare lo sguardo di Gesù, a lasciarci guarire da lui: egli ci ama e vuole la nostra felicità, la nostra salute. Mettiamoci in piedi e corriamo a proclamare al mondo le meraviglie che Cristo Signore ha compiuto nella nostra vita.
Pane di oggi: Signore Gesù, mia gioia, mia speranza, mia guarigione: apri i miei occhi affinché ti veda; parla al mio cuore, affinché sia guarito; illumina la mia mente, perché ti ami; metti vigore alle mie membra, perché io testimoni al mondo la tua misericordia.
Mi lascerò guardare da Gesù nell’Eucarestia e nella Parola.
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110