Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Scambiarono la loro gloria con la figura di un toro che mangia erba». Il Salmo Responsoriale ci mette dinanzi alla tragedia de-gli Ebrei i quali, nel loro cammino dalla schiavitù alla Terra Promessa, dimenticarono la gloria del loro Dio e volsero il cuore e lo sguardo a divinità da essi stessi inventate. Il Signore che aveva parlato a Mosè dal roveto ardente, inviandolo al fa-raone perché liberasse il popolo ebraico, aveva egli stesso aperto il mare dinanzi a loro per poi richiuderlo sopra gli egiziani già duramente provati dalle dieci terribili piaghe. Lo stesso Dio li aveva guidati con una colonna di nubi di giorno e di fuoco di notte, li aveva protetti dalle fiere e dai pericoli. Lo stesso Dio aveva procurato loro cibo in abbondanza: la manna, le quaglie e perfino acqua dalla dura roccia. Ma molto di più Dio stava dando al suo popolo un’Alleanza che li rendeva non più solo un popolo ma il popolo di Dio! «Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi». Questo il rimprovero che Gesù muove a questo popolo ingrato e infedele. Con il suo Sangue Gesù ci ha reso familiari di Dio, sua proprietà. Egli è la nostra gloria e il nostro vanto. Ma noi, ieri come oggi, scambiamo tale gloria con le cose di questo mondo. Mettiamo al posto del Creatore le creature e da amici del Signore ci ritroviamo servi del mondo.
Pane di oggi: Mio Signore e mio unico Dio, riconosco tutti i tuoi benefici, contemplo i doni che senza alcun merito mi hai elargito, adoro la tua volontà di salvezza eterna per me e per ogni uomo. Che io non ti rinneghi, scambiandoti con idoli da me creati, ripudiandoti per piaceri effimeri, innalzando a divinità il mio orgoglio e i beni della terra. Donami di esserti fedele per sempre.
Adorerò il Signore come il mio unico Dio e unico Maestro.
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