Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». La domenica della Misericordia sottolinea la grande e paziente amorevolezza di Gesù verso i più duri di cuore: non li lascia indietro, non li esclude, non nega loro una ennesima possibilità perché possano credere, convertirsi e santificarsi, salvando la propria anima e testimoniando la propria speranza. In Tommaso siamo ciascuno di noi, con i nostri dubbi, la nostra durezza di cuore, la nostra cocciutaggine nell’aderire al messaggio del Cristo, la nostra diffidenza verso i fratelli. Dio è oltre ogni nostra meschinità e ci attende, fiducioso, nella sua misericordia.
Pane di oggi: Con l’apostolo Tommaso «Mio Signore e mio Dio!» Se come lui ho peccato di incredulità, ancor più adesso ti adoro… Signore mio e mio Dio, mio Dio e mio tutto; te e null’altro che te io devo desiderare. Tommaso si avvicinò per toccare le tue santissime piaghe. Verrà un giorno in cui potrò anch’io, in modo reale e visibile, chinarmi e baciarle? Che giorno meraviglioso sarà quello in cui, interamente libero da ogni traccia di impurità e di peccato, potrò avvicinarmi al Dio fatto uomo nella sua sede di gloria! Alba meravigliosa sarà quella in cui, espiate le mie pene, con questi miei occhi potrò per la prima volta vedere il tuo volto, fissare il tuo sguardo e le tue labbra senza timore, in ginocchio baciare pieno di gioia i tuoi piedi e venire accolto fra le tue braccia. Unico vero Amico dell’anima mia, voglio amarti già ora, per poterti poi amare in quel giorno. Sarà un giorno eterno, senza fine… Benché ancora io non sia pronto per vederti e toccarti, mio Dio, voglio ugualmente avvicinarmi a te e raggiungere col desiderio ciò che pienamente non posso ora ancora possedere. (J. H. Newmann, Maturità cristiana)
Ripeterò l’atto di fede in Gesù, proclamandolo mio Signore.
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