Giovedì, XIX Tempo Ordinario – Ss. Ponziano e Ippolito – PRIMA LETTURA Ez 12,1-12 – Dal Salmo 77 (78) – VANGELO Mt 18,21-19,1
Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello». Certe frasi del Vangelo fanno storcere il naso ai buonisti ad oltranza, cioè a quelli che vogliono un Dio buono al punto da risultare ingiusto, pronto a chiudere un occhio e se necessario tutte e due. Per grazia, poi, ogni tanto il Vangelo ci ricorda che Dio usa misericordia, ma ci giudica anche secondo le nostre opere (cfr 1Pt 1,17), che ci ripaga secondo le nostre iniquità (cfr Sal 28,4; 31,24c; 62,13; Gb 34,11; Rm 2,6; 2Tm 4,14b); ci ricorda che col giudizio con cui giudichiamo saremo giudicati e con la misura con cui misuriamo saremo misurati (Mt 7,2; Lc 6,38; Ap 18,6). Dio è fonte di misericordia, è il Misericordioso: ciò significa che egli vuole la salvezza e la gioia di tutti. Ma è anche pronto ad accogliere la libertà delle nostre scelte, anche quando, come quella del figliol prodigo, queste ci portano lontano da lui. Quando ci allontaniamo da lui, come il giovane ricco, egli non ci rincorre; sempre ci invita: se vuoi; ma mai ci costringe. Ci indica il bene, ma vuole che siamo noi a scegliere di percorrere le vie del bene. Se scegliamo di rimanere soli, Dio rispetterà la nostra scelta. Se ci separiamo dal fratello, scegliendo la via dell’odio e della divisione, Dio rispetterà questa nostra scelta. Proverà in ogni modo di ricondurci a sé, ma non potrà che prendere atto delle nostre scelte. L’Inferno esiste e purtroppo non è vuoto; il Giudizio ci attende. Ognuno raccoglierà quanto ha seminato in vita.
Pane di oggi: Pietà di me, peccatore! Concedimi, Signore, di essere in comunione con te e con i fratelli; di vivere in grazia e di morire nella tua pace. Dammi la forza di perdonare e la gioia di amare tutti e sempre, fino alla fine. Concedimi un cuore docile.
Ricorderò che alla fine della vita sarò giudicato sull’amore.
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