Santa Teresa di Calcutta – Un po’ di Pane Spirituale per Camminare in Cristo – sabato 5 settembre 20

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Sabato, XXII Tempo Ordinario – S. Teresa di Calcutta – PRIMA LETTURA 1Cor 4,6b-15 – Dal Salmo 144 (145) – VANGELO Lc 6,1-5

Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo: «Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come se non l’avessi ricevuto?». Riconoscere che tutto ciò che siamo e abbiamo non è merito nostro, ma lo abbiamo ricevuto, è principio della saggezza, ci colloca nella giusta misura, ci rende grati a quanti sono stati prima di noi, a quanti ci hanno pensato e hanno operato in nostro favore. Partendo dal Dio Creatore e Signore che dall’eternità ci ha desiderato, pensato e voluto, colmandoci di ogni dono e benedizione, a quanti lungo la storia hanno condiviso intelligenze, scoperte, stili di vita, fino ai nostri cari, a coloro che ci hanno generato, cresciuti, istruiti… tutto è dono, tutto è grazia! Un cuore grato, capace di stupirsi pensando alle bellezze che lo circondano, un cuore capace di non dare nulla per scontato ma piuttosto in grado di riconoscere la Provvidenza di Dio, la fatica degli uomini, la fedeltà divina e la carità umana, è un cuore nella gioia. Al contrario, il cuore si insuperbisce, disprezza il prossimo, non si cura del creato, non si interessa di quanto lo seguiranno: è il cuore triste di chi vede solo il male, nemici; è il cuore di chi si vede circondato da inetti, pronto a giudicare e dividere. Chi non sa dire grazie, in fondo vive una vita amareggiata e sola.

Vangelo (24 gennaio) Oggi si è compiuta questa Scrittura

Pane di oggi: Quanta pena provo contemplando questi farisei, Gesù! Essi hanno la gioia di vedere con i propri occhi e di udire con le proprie orecchie ciò che i profeti e i patriarchi hanno desiderato e sperato per secoli; e invece di godere della tua presenza, prendendo spunto per convertire a Dio il proprio cuore, eccoli tristemente pronti a giudicare tutto e tutti, usando anche la stessa Scrittura pur di ostacolare la tua opera di evangelizzazione. Converti a te, Gesù, i nostri cuori e liberaci dai giudizi.
Manifesterò sempre la mia gratitudine a Dio e al prossimo.

fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110

Santa Teresa di Calcutta, il ricordo di Rai Storia a 109 anni dalla nascita  - La Stampa - Ultime notizie di cronaca e news dall'Italia e dal mondo

Come tutti sanno Madre Teresa di Calcutta è stata una grande religiosa che ha dedicato la sua vita ad aiutare i poveri e i bisognosi della città di Calcutta. Nata nel 1910 in una famiglia profondamente cattolica a Skopje, nell’ex Jugoslavia e di origine albanese, già in adolescenza inizia a conoscere l’India, dove prende i voti perpetui e si trova a contatto con persone il grande difficoltà.

Nel 1979 le è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace e dopo la sua morte avvenuta nel 1997, diventa prima beata nel 2013, poi Santa nel 2016. Oltre che aver vissuto una vita di grande insegnamento per tutti noi, ha lasciato un segno profondo anche grazie alle sue parole.

Frasi di Madre Teresa di Calcutta

Il vero amore deve far sempre male. Deve essere doloroso amare qualcuno, doloroso lasciare qualcuno. Potresti dover morire per lui. Quando ci si sposa si rinuncia a ogni cosa per amarsi reciprocamente. La madre dà la vita a suo figlio soffre molto. Solo allora si ama sinceramente. La parola amore è così mal interpretata e abusata.

Ieri è trascorso. Domani deve ancora venire. Noi abbiamo solo l’oggi. Se aiutiamo i nostri figli ad essere ciò che dovrebbero essere oggi, avranno il coraggio necessario per affrontare la vita con maggior amore.

Anche se non apro bocca posso parlarvi con gli occhi per mezz’ora buona. Guardandovi negli occhi posso dirvi se nel vostro cuore c’è pace oppure no. Ci sono persone che irradiano gioia e nei loro occhi si scorge la purezza.

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