Martedì, XIX Tempo Ordinario – S. Chiara – PRIMA LETTURA Ez 2,8-3,4 Dal Salmo 118 (119) – VANGELO Mt 18,1-5.10.12-14
Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro». Gesù insegna con le parole e con l’esempio, ma a volte usa anche gesti, situazioni e persone per aprirci il suo cuore. Lo fa adesso con un bambino, ma lo fa con la povera vedova che versa due soldi, tutto ciò che aveva, nel tesoro del Tempio; lo fa con la peccatrice che lava i piedi del Maestro con le lacrime e li asciuga coi capelli, ecc. È importante questo modo di insegnare di Gesù, e dobbiamo farne tesoro. Egli sa che siamo complicati, distratti, facilmente la nostra attenzione viene meno, i pensieri ci allontanano o semplicemente non riusciamo a cogliere il senso delle sue parole. Questo avviene durante la Messa, mentre viene proclamata la Parola di Dio, o durante l’omelia, o in alcuni momenti di preghiera e di catechesi, ma anche nel chiuso della nostra stanza. Ed ecco che alle parole e ai segni, Gesù ci invita a mettere dinanzi ai nostri occhi delle immagini, come quella del bambino o della vedova, perché ci aiutino a comprendere il suo messaggio. Oggi lo possiamo fare attraverso le statue o le immagini che, ben lungi dall’essere idolatria, servono piuttosto a tenere viva la nostra fede, comprendere il messaggio del Cristo (pensiamo un Crocifisso ben fatto o un Bambinello nel Presepe) e tenere impegnati cuore, sensi e mente.
Pane di oggi: Gesù, Maestro di preghiera e Modello di catechesi, quanta sapienza e semplicità nel tuo Vangelo: mettendoci dinanzi ad un bimbo, o un’immagine (anche naturale, come i gigli dei campi), la tua Parola prende forma e si fa comprensibile. Siamo fatti di carne e abbiamo bisogno anche di aiuti sensibili. Grazie perché ci permetti di capire e di santificarci anche attraverso la semplicità di una immaginetta che ci parla di te.
Mi aiuterò nella preghiera usando immagini e statue sacre.
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110
PREGHIERA A SANTA CHIARA
O Serafica Santa Chiara, luce della nostra patria, che liberasti la tua città dai barbari devastatori ottienici da Dio, con la grazia che imploriamo (….), di vincere le insidie del mondo contro la fede e la morale conservando nelle nostre famiglie la vera pace cristiana con il santo timore di Dio e la devozione al Santissimo Sacramento dell’altare.
Pater, Ave, Gloria
