Lunedì, XXVI Tempo Ordinario – S. Venceslao – PRIMA LETTURA Gb 1,6-22 – Dal Salmo 16 (17) – VANGELO Lc 9,46-50
Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ancora una volta, possiamo soffermarci a contemplare l’invito, che ci viene dalla Liturgia della Parola, a imparare a ragionare come Dio e non secondo le logiche umane. E in particolare, oggi viene affrontato il problema antico e sempre nuovo dei gruppi, dei confini, di ciò che è “nostro” e ciò che non lo è. Ci portiamo dentro le conseguenze del Peccato Originale che continuamente fa emergere in modo disordinato il nostro Io, il nostro egoismo, l’invidia, l’orgoglio, la paura di essere impoveriti dall’altro, di avere meno dell’altro, di dover spartire con l’altro grazia e gloria. E così trasformiamo, deformandola orribilmente, la grazia di una appartenenza usandola come arma contro il fratello. Il pane che ho me lo sono guadagnato — pensiamo — perché spartirlo con chi non se lo è sudato? La vita è mia — ci illudiamo — perché sprecarla togliendole tempo e salute per darlo a chi ha meno? E così anche nelle nostre parrocchie e gruppi ecclesiali: se non vivo l’appartenenza come un dono ma come un potere, ho fallito prima ancora di iniziare. Fosse anche il “potere” di leggere all’ambone o fare catechismo o la grazia di portare Gesù ai malati. Gesù non ci chiama a creare feudi, ad innalzare muri, a vivere barricati. Egli è il Dio di tutti, che fa piovere sui giusti e gli ingiusti che ha compassione verso tutti e usa misericordia verso tutti. Chi non entra in questa logica, si ritroverà inesorabilmente fuori da Dio.
Pane di oggi: Signore della pace, tu ci chiami a far parte dell’unico gregge che risponde alla voce di un solo Pastore. Hai fondato la tua Chiesa e l’hai voluta Cattolica, universale, perché tutti ci ami.
Caccerò con decisione ogni pensiero di divisione e gelosia.
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110
Venceslao I, in ceco Václav, è stato duca di Boemia dal 13 febbraio 921 alla morte. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa Ortodossa.