Venerdì, XX Tempo Ordinario – S. Pio X – PRIMA LETTURA Ez 37,1-14 – Dal Salmo 106 (107) – VANGELO Mt 22,34-40
Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano». Non basta che le ossa siano ricoperte dalla carne, come non basta che la carne sia rivestita dalla pelle, perché si possa parlare di corpo vivente. La visione descritta da Ezechiele ci parla di una esperienza che ricade sotto gli occhi di tutti: un corpo può essere in perfetto stato di conservazione ma non per questo essere vivo. Perché abbia la vita serve che tutti gli organi, le membra, i tessuti, ecc… siano funzionali, ricevano ossigeno, compiano ciascuno il proprio compito (cuore, reni, polmoni, ecc…). Così è per la vita spirituale: possiamo essere apparentemente in ottimo stato di conservazione ma privi di vita. Ciò avviene quando esternamente tutto sembra essere al proprio posto: la Messa domenicale, le preghiere quotidiane, le devozioni e le pie pratiche spirituali… ma in queste manca la vita, manca l’amore. Ci ricorda san Paolo che senza la carità siamo come campane tintinnanti, buoni a nulla; senza la carità non abbiamo giovamento da tutto il resto. Quelle ossa inaridite prendono vita dallo Spirito che dà la vita, lo Spirito Santo che è Amore. Solo amando con l’Amore di Dio possiamo avere in noi la vita. E più gli faremo spazio in noi, con tutte le forze, con tutta la mente… e più lo Spirito ci renderà uomini vivi.
Pane di oggi: Che io ti ami, o Dio, con tutto il cuore, l’anima e le forze. Che io scelga te, al di sopra di ogni altra cosa. Tu sei la Vita della mia vita; solo in te posso trovare pace e forza. Riempimi del tuo amore perché possa io stesso diventare sorgente di amore per ogni fratello. Solo se vivrò della tua vita potrò donare vita ai fratelli. Tu sei venuto perché avessimo la vita: donaci di amarci e di testimoniare al mondo la carità che rende vivi.
Amerò Dio e il prossimo sempre e nella massima misura.
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110
