Lunedì – S. Bartolomeo apostolo – PRIMA LETTURA Ap 21,9b-14 – Dal Salmo 144 (145) – VANGELO Gv 1,45-51
Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Su questa parola di Gesù sono stati scritti libri a non finire: cosa volesse dire accennando all’albero di fichi? Cosa stava facendo Bartolomeo/Natanaèle sotto quest’albero? Quale mistero nasconde questa frase? La cosa viene accentuata ancor più se si considera la risposta sbalordita dell’Apostolo: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Rimanendo nella semplicità di chi vuole contemplare questi fatti con occhi di bambino, possiamo dire che in realtà è proprio la quotidianità della scena sotto l’albero che rende giustizia alla frase di Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi?». Sì, per quanto grandi possano sembrarci le opere di Dio in questa terra, per quanto incredibili possano apparire certi miracoli, questi sono nulla se paragonati alla gloria che ci aspetta. Cosa sarà il Paradiso? Cosa sarà il contemplare in eterno il Volto e il Cuore di Dio nell’unità della Chiesa, nella comunione perfetta, immersi in quell’eterno canto di gloria innalzato dagli angeli. Lo splendore, come di una gemma preziosissima, che San Giovanni vide nella visione dell’Apocalisse (Prima Lettura) è una pallida immagine della gioia che ci attende. Sì, crediamo in Dio perché abbiamo contemplato le sue meraviglie, ma sappiamo che tutto è nulla rispetto al Paradiso.
Pane di oggi: Nel pensare alla gloria che ci attende, o Signore, san France-sco affermava che non vi era dolore che potesse scalfire la sua gioia. – S. Teresa d’Avila affermava che si sentiva morire al pensiero che ancora non moriva e non poteva contemplarti e S. Teresina augurava ai genitori di morire presto per contemplare il prima possibile il tuo Volto. Donaci la stessa fede e gioia.
Nelle difficoltà, volgerò il cuore alla felicità che mi attende.
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110
Bartolomeo è stato uno dei dodici apostoli che seguirono Gesù. L’apostolo viene chiamato con questo nome nei sinottici, mentre nel vangelo secondo Giovanni è indicato con il nome di Natanaele sempre che si accetti l’identificazione tra queste due personalità, cosa di cui alcuni studiosi moderni dubitano. Wikipedia
PREGHIERA A SAN BARTOLOMEO APOSTOLO
O grande Apostolo san Bartolomeo, per quella contentezza che ora godete nel Cielo in premio della vostra intrepidezza nel sostenere il martirio della scortificazione e poi della decapitazione, per quell’eccelso grado di gloria che raggiungeste in ricompensa dell’ossequio dimostrato quotidianamente verso l’infinità Maestà di Dio nel vostro lungo e travagliato peregrinare di quaggiù, otteneteci, o gran santo, che noi sappiamo sopportare con costanza e pazienza i dolori, i travagli e le miserie di quaggiù, senza mai venir meno di fede alla Divina Provvidenza, affinché come voi, dopo un terreno e breve partire arriviamo all’eterno e celeste gaudio.
