Il vero combattimento spirituale avviene all’interno della nostra mente! Attraverso l’accoglienza delle ispirazioni divine quali pensieri di generosità, di bontà, di amore… Scegliendo di compiere atti paralleli come il perdono, l’elemosina, l’aiuto al fratello che soffre… Combattendo e non accogliendo invece le ispirazioni sataniche quali scoraggiamento, tristezza, odio, gelosia, invidia, giudizi… Chiudendo le falle attraverso cui il demonio può insinuarsi nella nostra mente, come ad esempio un desiderio smodato di essere considerati, preferiti, amati, il bisogno esagerato di ricevere, di comandare, di primeggiare…
La vera guerra avviene dentro di noi, non all’esterno di noi. Quelle all’esterno sono solo ovvia conseguenza di quelle interne. Per vincere questo tipo di lotte non basta la preghiera, che pur è necessaria e guai se non ci fosse, tanta e ben fatta, ma è necessario un lavoro per contrastare i pensieri negativi e per accogliere i positivi. Come si dice: fare violenza a se stessi! Non appena si avverte un sentimento negativo, agire nel modo opposto! Al primo moto di invidia, subito fare un atto di amore verso il fratello. Al primo moto di gioia, manifestarlo attraverso il sorriso e fare in modo che tale sorrido si perpetui durante la giornata. Sono queste le lotte quotidiane che i cristiani vivono per amore di Cristo. Sono queste le croci che, come tanti cirenei, i cristiani si addossano per andare dietro il maestro. Chi non fa questo, non fa la volontà di Dio e quindi evidentemente non lo ama, perché chi ama Dio osserva i suoi comandamenti. Egli lo dice chiaramente: chi vuol seguirlo deve portare la sua croce dietro di Lui. Portare la croce significa molto concretamente fare tutto questo. Combattere le battaglie di ogni giorno, con l’aiuto della divina grazia, nella speranza gioiosa dei beni futuri.
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