Progettata dai ricercatori dell'Istituto Sant'Anna di Pisa,
Smart Hand sarà connessa con il Cervello…
Per ora è solo un prototipo, ma presto potrebbe arrivare in commercio e cambiare la vita di molte persone. Soprattutto nei Paesi emergenti e in quelli attraversati da guerre e conflitti, dove spesso uomini e donne subiscono amputazioni.Dopo dieci anni di lavoro, i ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa hanno messo a punto il prototipo Smart Hand: una protesi di 350 grammi di peso che, attraverso diversi motori e 40 microsensori, riuscirà a realizzare numerose combinazioni di movimenti.
Non solo. La protesi robotica è collegata al cervello attraverso un'interfaccia in grado di leggere e interpretare segnali elettromiografici, permettendo quindi alla persona amputata di muovere la protesi con il suo pensiero. e a connettersi al cervello, sostituendo in tutto per tutto quella umana.
Altra particolarità dell’invenzione dell’istituto di eccellenza toscano è il prezzo, che dovrebbe aggirarsi sui 100 dollari, circa 70 euro. L'obiettivo dei ricercatori era proprio quello di permettere che la protesi potesse essere facilmente fabbricabile. Una volta messa a punto, inoltre, saranno ridotte anche le spese di manutenzione.
L'annuncio di Smart Hand segue il recente lancio di The Hand Embodied, avvenuto nel mese di dicembre 2010, un altro arto bionico realizzato dal Cento di Ricerca Piaggio dell'Università di Pisa. Maria Chiara Carrozza, direttore della Scuola di Pisa, ha spiegato: "Stiamo sviluppando una protesi di mano robotica che ha l’obiettivo di replicare l’80% delle funzionalità di una mano naturale. Il prototipo sul quale lavoriamo da almeno 10 anni, collaborando con università di diversi Paesi e grazie a finanziamenti dell’Unione europea, è dotato di 4 motori al suo interno e permetterà prese che una persona a cui è stata amputata la mano si aspetta di fare".
fonte:www.tecnici.it
