04 ottobre 2010 fonte: ingegnere.info
Dopo qualche giorno di navigazione, l’imbarcazione è giunta davanti alle coste catalane, a qualche chilometro di distanza da Barcellona. Obiettivo? Effettuare la prima circumnavigazione del pianeta con il solo uso dell’energia solare. Oltre a questo atteso primato, a Tûranor PlanetSolar spetta anche il titolo di più grande imbarcazione a energia solare al mondo: lunga 31 metri, larga 15 e con una superficie totale di pannelli fotovoltaici di 537 metri quadrati.
Il catamarano è stato costruito in 14 mesi nei cantieri navali di Kiel, in Germania, batte bandiera svizzera ed è capace di raggiungere una velocità di 14 nodi. L’obiettivo dell’equipaggio è di navigare a una media di 7,5 nodi, una velocità considerevole per una nave che funziona esclusivamente a energia solare: basti pensare che il consumo medio di energia di PlanetSolar corrisponde a quello di uno scooter.
Per arrivare a questi risultati sono state determinanti le numerose ricerche effettuate per determinare dimensioni e forme ideali dell’imbarcazione in funzione del percorso. Gli ingegneri coinvolti nel progetto hanno dovuto gestire la propulsione, la progettazione dei pannelli solari e lo stoccaggio dell’energia.
Per raggiungere l’ambizioso proposito di girare il mondo con il solo aiuto del Sole, l’equipaggio dovrà percorrere 50.000 chilometri attraversando l’Oceano Atlantico, il Canale di Panama, l’Oceano Pacifico, l’Oceano Indiano, il Canale di Suez per ritornare infine nel Mediterraneo. Il viaggio durerà complessivamente circa otto mesi e la prima tappa è la traversata dell’Atlantico, con meta finale a Miami. Poi l’eco-catamarano toccherà le coste di Cancun, durante la conferenza mondiale sul clima, Sydney, Singapore ed Emirati Arabi Uniti.
Le motivazioni di una tale sfida sono nascoste nel nome stesso dell’imbarcazione: Tûranor è infatti un appellativo tratto dal Signore degli Anelli di Tolkien e significa “il potere del Sole”. Il fondatore del progetto, Raphaël Domjan, che fa parte dell’equipaggio composto in tutto da sei persone, vuole infatti dimostrare che le energie rinnovabili sono affidabili, efficaci e soprattutto valide da utilizzare anche su larga scala fin da oggi, al fine di promuovere la ricerca scientifica grazie alla visibilità del progetto.