Casa Sollievo della Sofferenza, diagnosi precoce del carcinoma della prostata con la Risonanza Magnetica 3 Tesla

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L’unità di Radiologia Diagnostica collabora ad uno studio del professor Michele Scialpi dell’Università di Perugia.

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La nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla installata nel novembre scorso,  con le 6 diverse ambientazioni cromatiche.      

La Risonanza Magnetica ad alto campo 3 Tesla, inaugurata lo scorso novembre nel nostro Ospedale, ha consentito ad un equipe di radiologi di Casa Sollievo di mettere a punto una nuova tecnica per la diagnosi precoce del carcinoma della prostata. Da alcuni mesi, i radiologi Anna Simeone, Diego Palladino e Michele Dragone collaborano, in questo studio, con l’Università di Perugia e in particolare con il professor Michele Scialpi, presidente della Sezione di Radiologia Urogenitale della SIRM (Società Italiana Radiologia Medica).

La prostata è una ghiandola presente nell’apparato genitale maschile. Collocata a circa cinque centimetri anteriormente al retto, produce ed emette il liquido seminale necessario a nutrire e veicolare gli spermatozoi. Il carcinoma prostatico è un tumore maligno della prostata la cui incidenza è in progressivo aumento. In Europa è il tumore più frequente nel sesso maschile e il primo campanello d’allarme è l’alterazione dei valori di PSA (Antigene Prostatico Specifico), un enzima prodotto dalla prostata la cui funzione fisiologica è mantenere fluido il seme dopo l’eiaculazione.                                                                     Per la valutazione della prostata in pazienti con sospetto carcinoma – ci spiega Anna Simeone, medico responsabile dell’unità di Radiologia del nostro Ospedale – gli unici esami di diagnostica per immagini disponibili fino ad ora erano l’ecografia transrettale e la risonanza magnetica con bobina endorettale. Entrambi esami traumatici e spesso poco tollerati dal paziente i quali, oltre a provocare disagio, causano deformazioni morfologiche della ghiandola prostatica.

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Con l’ecografia transrettale le eventuali lesioni o sospetti di neoplasia vengono ricercati utilizzando una sonda ecografica lubrificata inserita nell’ampolla rettale del paziente. Questa tecnica tradizionale ha una sensibilità limitata nell’identificare sospetti neoplastici in quanto l’ecografo non è in grado di visualizzare l’intera ghiandola. Nell’esame bioptico, quindi, i medici sono costretti a procedere per tentativi, prelevando campioni di tessuto alla cieca (biopsia random) e ritardando di conseguenza la diagnosi in un’elevata percentuale di pazienti.

Con la Risonanza Magnetica 3 Tesla – continua Simeone – è possibile effettuare un esame semplice, incruento, rapido e ripetibile, senza l’ausilio di alcun presidio e senza mezzo di contrasto. La RM 3 Tesla consente una rappresentazione anatomica dettagliata della prostata e identifica la sede precisa di foci tumorali anche di dimensioni millimetriche.  Grazie a queste immagini dettagliatissime è possibile effettuare una biopsia prostatica guidata e più mirata.                                                                                                   Inoltre, con una nuova tecnica ecografica per effettuare biopsie prostatiche, le immagini anatomiche ad alta definizione della Risonanza Magnetica 3 Tesla vengono fuse a immagini ecografiche real-time mediante un particolare ecografo (ECO fusion). In tal modo il medico ha la possibilità di effettuare una biopsia mirata. Con questa nuova tecnica è possibile fare una diagnosi precisa e più tempestiva rispetto alle analisi tradizionali. «Siamo certi – conclude Simeone – che nell’arco di pochi anni questa prestazione rappresenterà il “gold standard” per la diagnosi precoce di carcinoma prostatico.

fonte:www.operapadrepio.it

 

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