Ciò sta accadendo in Belgio, dove soprattutto le comunità islamiche sono piuttosto influenti e forti (sono persino organizzate in partiti politici), grazie soprattutto a un programma di progressiva e integrale laicizzazione della società, volta ad abbattere la cristianità e la memoria cristiana, progetto ben diverso dalla laicizzazione delle istituzioni statali. Non a caso, il laicismo europeo (di matrice prevalentemente socialista) ha tra le proprie (implicite) finalità il rinnegare le radici cristiane dell’Europa.
Così, in nome del politicamente corretto e della nuova fede ultralaica, le autorità belghe hanno deciso che le feste cardine della cultura europea e cristiana, come Ognissanti, Natale e la Pasqua, debbano essere sostituite dalle più neutre e anonime “Vacanze d’Autunno”, “Vacanze d’Inverno” e “Vacanze di Primavera”; questo per non urtare chi non è cattolico e per esaltare il culto laico che non ammette alcun segno identitario culturale e religioso che possa, in qualche modo, offendere chi non si riconosce in quella cultura e in quella identità. Come se chi diventa ospite di una società non abbia più il dovere e l’educazione di rispettare le sue regole e le sue usanze, ma abbia semmai il sacrosanto diritto di imporre le proprie!
La verità è che siamo al paradosso di uno Stato senza Nazione, in cui si sopprimono a colpi di leggi presuntivamente egalitarie, l’identità e la cultura di una data comunità. Ma è un paradosso che rischia di non durare abbastanza. Perché sembra essere destinato a finire nel momento in cui la cultura rampante e fortemente identitaria – che grazie a questi ampi spazi viene lasciata crescere in numeri e in influenza politica, senza che in cambio faccia alcuno sforzo per adattarsi e fare sua la cultura che la ospita (e semmai tentando di trasformarla e adattarla alle proprie esigenze e regole) – prenderà il sopravvento sulla vecchia identità, ormai relegata in una soffitta, e sul laicismo che l’ha demolita.
E tanto per confermare l’impressione, in Belgio le comunità islamiche plaudono la “geniale” iniziativa delle autorità belghe, che stanno consciamente o inconsciamente dissodando il terreno per le nuove culture destinate a dominare la scena sociale, anche compromettendo le conquiste fondamentali di secoli di lotta, a partire dall’illuminismo e dal concetto di democrazia e tutela dei diritti umani. Quando i fans dell’ultralaicismo si renderanno conto del madornale errore che hanno commesso, per gli europei e per i belgi in particolare, sarà troppo tardi.
fonte:http://www.iljester.it – http://www.mattinonline.ch/pasqua-belgio-annullata