Lunedì, XVIII Tempo Ordinario – B. Maria V. “Scala del Paradiso” – PRIMA LETTURA Ger 28,1-17 – Dal Salmo 118 (119) – VANGELO Mt 14,22-36
Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Nel racconto che oggi il Vangelo ci propone ci sono due particolari su cui è bene soffermarci. Anzitutto rimaniamo in contemplazione di una prima scena in cui Gesù costringe i discepoli a salpare. Non è un distacco che indica rottura, non è il frutto di un litigio, anzi: Gesù li costringe a salire per precederlo, dà loro un appuntamento ma altrove. Il secondo quadro ci viene offerto da Pietro che per andare da Gesù gli chiede (e ottiene) di camminare sul mare in tempesta. Cosa ci dicono queste due scene? A volte Dio è come se ci re-spingesse, se ci costringesse ad andare lontani da lui: sono mo-menti forti, di aridità, di lontananza, di silenzio spirituale. Viviamoli con la certezza che Dio ci ha già dato appuntamento oltre, ci ha indicato una via che è la sua e non la nostra, ma è proprio dove lui vuole incontrarci per far festa e continuare insieme il cammino. Inoltre il Vangelo ci dice che a volte per unirci al Maestro dobbiamo essere pronti a cavalcare le onde, non con i mezzi umani ma con la sola grazia della fede. E se vacilliamo, Gesù è lì, pronto a stendere il suo braccio potente per salvarci. Rimaniamo, dunque, in contemplazione, con gli occhi pieni di gratitudine e il cuore colmo di consolazione: Dio è con noi nella prova e ci attende oltre la tempesta della notte.
Pane di oggi: Quando mi sento costretto ad affrontare la tempesta, Signore, non abbandonarmi nella prova. Quando intorno a me scende la notte e tutto si fa buio, o Dio da me non stare lontano. Quando le alte onde della tentazione mi gettano nello scoramento, donami la tua Parola e comandami di venire a te, o mio Gesù. Da te ogni bene, tu solo il mio rifugio sicuro, tu la pace.
Nelle avversità non temerò ma intensificherò la preghiera.