Per la casa fondata da Enzo Ferrari un’immensa operazione marketing a costo zero: Ferrari non ha messo un euro, ha dato in licenza il suo marchio e la sua immagine. L’azienda incassa royalties e un minimo garantito, ma per il gruppo presieduto da Luca Cordero Montezemolo, che ieri ha definito il parco “un’idea ambiziosa diventata una fantastica realtà” il ritorno è sopratto in pubblicità e immagine (il Ferrari Store inagurato, sommerso da gadget e merchandising delle Rosse di Maranello, è il più grande al mondo). Ed è una vetrina anche per tutta l’Italia: sette ristoranti, capaci di far sedere e sfamare 1.200 persone contemporaneamente, servono il meglio della cucina italiana. Più che un parco divertimento, un’ambasciata, un’immensa rappresentanza diplomatica e commerciale del Made in Italy. Il tutto, rigorodamente, in rosso e a 240 chilometri all’ora.
Fantasmagorico gioiello tecnologico-sportivo, che svetta sulla Yas Island di Abu Dhabi, la nuova Mecca del lusso mondiale, con un circuito di Formula 1 in procinto di debuttare tra un mese e un albergo, lo Yas Hotel, un cinque stelle costruito dentro il circuito e la marina: 20 attrazioni (non chiamatele giostre, è riduttivo), tra cui una super-montagna russa che va a 240 chilometri all’ora, e un simulatore in 4D, tutte all’insegna della casa di Maranello.
Apre ufficialmente i battenti il parco divertimenti coperto più grande al mondo. Roba da far impallidire le nostre Gardaland e Mirabilandia, paragonabile soltanto al colosso DisneyWorld di Orlando in Florida. Ma qui siamo negli Emirati, affacciati sul Golfo Persico, con una temperatura che difficilmente scende sotto i 25 gradi anche d’inverno. Per il pubblico, la capienza è di 7mila visitatori, le porte del Luna Park da mille e una notte targato Ferrari, si apriranno domenica: e non saranno solo i bambini i più entusiasti. Anzi, saranno probabilmente gli adulti i più affascinati da questo enorme e avveniristico parco a tema. Fanatici dei motori, ma non necessariamente.
Non vorreste provare l’ebbrezza di salire a bordo di un bolide e provare le stesse emozioni di un pilota di Formula 1? Oppure entrare fisicamente dentro il motore rombante di una Ferrari, un mix tra Lilliput e il Viaggio al centro della terra di Giulio Verne? È possibile. Per gli aficionados più ortodossi, poi, ci sono anche divertimenti seri, come un museo della Ferrari e la storia della casa modenese.
Ad Abu Dhabi vivono un milione di persone, come due quartieri di Roma, ma il Ferrari World mira ad attrarre tutta la penisola arabica. Soprattutto i 30 milioni di abitanti, con un reddito pro-capite assai elevato, dell’Arabia Saudita. I prezzi? Da paese occidentale, ma assolutamente accessibili per il tipo di clientela glamour e fashion-victim che frequenta Yas Island: 224 diram, l’equivalente di 45 euro (i bambini sotto il metro e mezzo pagano quasi la metà, sotto i 3 anni è gratis). C’è poi un biglietto vip, che permette di eliminare le cose e avere accesso a tutte le attrazioni, che costa 70 euro.
fonte:ilsole24ore