Rifiuti elettronici e wireless tra le possibili cause che aumenterebbero il rischio di insorgenza di glioma Secondo uno studio condotto dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’OMS un uso regolare del cellulare, in media 30 minuti al giorno, potrebbe aumentare del 40% il rischio di insorgenza di glioma, di conseguenza l’Oms ha inserito i campi delle radiazioni elettromagnetiche all’interno del “Gruppo 2B”, ossia tra quelle “potenzialmente cancerogene per gli individui”.
Secondo un’altra indagine invece pubblicata su Environmental Research Letters, i processi di riciclaggio dei rifiuti elettronici produrrebbero una grossa quantità di sostanze pericolose come gli inquinanti organici persistenti e i metalli pesanti, che vengono rilasciati nell’aria e che, una volta assorbiti dall’uomo, possono essere la causa di diverse malattie.
RAEE e wireless quindi cause di aumento di glioma. Uno degli autori dello studio, Fangxing Yang della Zhejiang University, i quali hanno analizzato nelle cellule polmonari precedentemente esposte a tali sostanze tossiche, i livelli di interleuchina-8, una molecola che aumenta nei casi di infiammazione, e i Ros, i Reactive Oxygen Species, ossia quei radicali liberi di cui sopra.
Ad essi va aggiunto un aumento dei livelli della proteina p53, ha dichiarato : “Sia la risposta infiammatoria che lo stress ossidativo possono causare danni al Dna. Questo potrebbe indurre oncogenesi, o perfino il cancro. Naturalmente la risposta infiammatoria e lo stress ossidativo sono anche associati con altre malattie, come quelle cardiovascolari. “Da questi risultati è chiaro che lo smantellamento ‘aperto’ di rifiuti elettronici deve essere proibito e le tecniche migliorate”. Lo studio è stato svolto a Taizhou, una delle più grandi aree di smantellamento dei rifiuti elettronici della Cina, nella provincia di Zhejiang.
Ma Ministro della Salute Ferruccio Fazio, è intervenuto sulla questione, spiegando che anche al Consiglio Superiore di Sanità si cercherà di approfondire quanto riferito dall’Oms: “Se la documentazione è convincente – dice Fazio – chiederò un parere al Consiglio superiore della Sanità. Voglio essere prudente prima di fare affermazioni che potrebbero ledere il mondo produttivo”.
Fonte:www.tecnici.it