01/10/2010
“Ero già entrato in casa – prosegue – ma non avevo ancora chiuso la porta. Appena ho sentito uno sparo, seguito da altri due ho subito capito che stava accadendo qualcosa di grave. Mi sono girato di scatto e ho visto il poliziotto prima ripararsi dietro a un angolo e poi partire all’inseguimento di quel malvivente”.
Il direttore di Libero ammette che sarebbe stato facilmente vittima di un’aggressione se il caposcorta non avesse incrociato l’aggressore. “Non chiudo mai la porta a chiave ma solo con lo scatto della serratura. E se avesse suonato, vedendo la casacca della Guardia di Finanza dallo spioncino, avrei aperto senza nulla sospettare”. Belpietro spiega di essere stato salvato dal caso, poichè il caposcorta ieri sera dopo averlo accompagnato alla porta di casa ha deciso di scendere a piedi dalle scale e non prendendo l’ascensore, così ha intercettato l’uomo al piano di sotto. Il primo identikit dell’aggressore parla di un uomo alto un metro e ottanta circa, corpulento ma molto agile “visto che è riuscito a scendere all’impazzata tutti i piani delle scale, pur inseguito da un poliziotto armato di pistola, senza farsi prendere”.
“Minacce ne ho ricevute in passato, ma questa era molto più che una minaccia”, ha chiosato Belpietro.
L’IDENTIKIT DELL’AGGRESSORE
La questura di Milano ha realizzato l’identikit del presunto aggressore sulla base della testimonianza del capo della scorta di Belpietro. L’immagine raffigura un uomo di corporatura massiccia, circa 1,80, occhi scuri, pupille dilatate, naso grosso e di probabile cittadinanza italiana. La scheda dell’identikit dell’uomo sorpreso ieri nel condominio di Milano dal caposcorta di Belpietro definisce il presunto aggressore di età apparente attorno ai 40 anni, 1.80 corporatura robusta e altetica, capelli con gel pettinati all’insù, naso grosso alla punta, bocca con labbro superiore carnoso e sporgente, labbro inferiore piccolo e sottile.