S. Anastasio – Un po’ di Pane Spirituale per Camminare in Cristo – sabato 19 dicembre 20

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Sabato, Feria di Avvento – S. Anastasio – PRIMA LETTURA Gdc 13,2-7.24-25a – Dal Salmo 70 (71) – VANGELO Lc 1,5-25

Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo: «Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore». Due annunciazioni avvengono nel giro di pochi mesi: l’Arcangelo Gabriele è inviato dapprima a Zaccarìa e poi a Maria. Tanti i punti in comune (lo stesso Arcangelo, l’annuncio di una nascita, il compimento delle promesse, ecc…) ma anche tante le differenze (qui al padre lì alla madre, qui in un Tempio lì in una semplice casa, ecc…). Diverse sono anche le risposte e le conseguenze (seppur entrambi domandano spiegazioni, Zaccarìa rimane incredulo e muto, la Vergine obbedisce e magnifica). È bello vedere come Dio si adatti e non disdegni né gli incensi festivi delle cerimonie ufficiali né i profumi quotidiani di una casa. Dio cerca il cuore dell’uomo, ovunque si trovi, in qualunque condizione egli sia. Dio non guarda le apparenze, ma il cuore (cfr. 1Sam 16,7). Dio non gioisce degli ornamenti e delle decorazioni, e neanche delle cose povere e senza ricercatezze: Dio non si compiace delle apparenze ricche o modeste, ma dei cuori docili e pronti ad accogliere il Signore che viene. E così anche la gioia degli uomini non potrà mai consistere in onori e ricchezze, in cariche importanti e visibilità sociale, tanto meno consiste nel mantenersi poveri o stando con la testa sempre china: la gioia, povero o ricco che tu sia, consiste nell’accogliere il Solo che può farci eternamente ricchi, rendendoci figli di Dio.


Pane di oggi: O Dio, hai promesso agli uomini gioia ed esultanza per la nascita del Battista, ma molta di più ne hai promesso per la nascita del Figlio tuo. Libera i nostri cuori da ogni attaccamento alle cose esteriori, alla vanità del mondo con i suoi giudizi. Concedici di rallegrarci in Cristo e nei suoi santi, nostri fratelli.
Azione: Dall’Arcangelo imparo ad andare ovunque Dio mi mandi.

fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=1

Sant' Anastasio (Magundat)

Figlio del romano Massimo, esercitò un pontificato breve ma attivo. Secondo il Duchesne fu molto probabilmente consacrato il 27 novembre 399. Ebbe rapporti di grande amicizia con san Girolamo e san Paolino di Nola che gli dedicarono parole di ammirazione elogiando le sue virtù di pietà, carità e zelo. Anastasio partecipò alla lotta contro i donatisti inviando una lettera all’episcopato d’Africa, che fu letta nel corso del terzo concilio africano nel settembre del 401. Il pontefice dovette intervenire anche nella controversia origenista che in Occidente aveva come acerrimi antagonisti Rufino e 7 san Girolamo. Il Liber Pontificalis riporta che Anastasio prese provvedimenti per evitare la presenza di manichei a Roma e che fece edificare la basilica Crescenziana (oggi S. Sisto Vecchio), menzionata come titidus nel sinodo del 499. Morì il 19 dicembre 401 secondo la ricostruzione del Duchesne e fu sepolto sulla via Portuense in un monumento sepolcrale tra le basiliche di S. Candida e quella dei Ss. Abdon e Sennen. Il culto fiorì in breve tempo poiché il suo nome figura già nel Martirologio Geronimiano datato alla metà del V sec.

fonte: https://www.santodelgiorno.it

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