Sabato, II di Avvento – Beata Vergine Maria di Guadalupe – PRIMA LETTURA Sir 48,1-4.9-11 – Dal Salmo 79 (80) – VANGELO Mt 17,10-13
Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo: «Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto». Il Messia era atteso da secoli, di lui si sapeva che doveva nascere a Betlemme, come affermano i sapienti ad Erode al tempo della visita dei Magi; si sapeva che sarebbe stato preceduto da Elìa; che avrebbe liberato Israele. Stando alle profezie di Isaìa si sapeva anche la fine brutale che il Servo sofferente avrebbe subìto. Eppure, nono-stante tanti indizi, i contemporanei di Gesù non riescono ad accorgersi di quanto stanno vivendo. Giovanni Battista aveva concluso la sua missione in modo cruento, e seppur molti erano andati a farsi battezzare da lui, pochi (forse solo i due discepoli a cui indicò Gesù come l’Agnello) si prepararono ad accogliere il Signore e a seguirlo. Questo è il messaggio che oggi il Vangelo vuole offrirci: certamente anche noi sappiamo tante cose di Gesù, ma rischiamo anche noi di non avvederci della sua presenza. Mai i contemporanei di Gesù avrebbero sospettato di poter avere il Messia accanto ad essi e non riconoscerlo. Oggi il rischio è di ritenerci così certi di riconoscerlo da non vederlo più nel nostro quotidiano. La venuta del Signore è preparata da tanti segni, ma siamo pronti a scorgerli tra noi?
Pane di oggi: Quanta stoltezza mostriamo, o Signore, quando riteniamo di conoscerti e riconoscerti secondo le nostre aspettative. E quando non ti incontriamo diamo a te la colpa per non esserti fatto vedere. Invochiamo la tua venuta e poi non ci accorgiamo della tua presenza. Desideriamo percorrere le tue vie e poi non ascoltiamo la tua parola, rimanendo distratti e distanti da quanto ci indichi. Purifica i nostri occhi, o buon Gesù, perché possiamo incontrarti, riconoscerti e seguire la tua Parola.
Azione: Mi impegno a riconoscere i segni di Dio nel mio quotidiano?
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=1
L’apparizione, nel XVI secolo, della “Virgen Morena” all’indio Juan Diego e’ un evento che ha lasciato un solco profondo nella religiosità e nella cultura messicana. La basilica ove attualmente si conserva l’immagine miracolosa e’ stata inaugurata nel 1976. Tre anni dopo e’ stata visitata dal papa Giovanni Paolo II, che dal balcone della facciata su cui sono scritte in caratteri d’oro le parole della Madonna a Juan Diego: “No estoy yo aqui que soy tu Madre?”, ha salutato le molte migliaia di messicani confluiti al Tepeyac; nello stesso luogo, nel 1990, ha proclamato beato il veggente Juan Diego, che e’ stato infine dichiarato santo nel 2002.
Che cosa era accaduto in quel lontano secolo XVI in Messico? Con lo sbarco degli spagnoli nelle terre del continente latino-americano aveva avuto inizio la lunga agonia di un popolo che aveva raggiunto un altissimo grado di progresso sociale e religioso.
L’apparizione, nel XVI secolo, della “Virgen Morena” all’indio Juan Diego e’ un evento che ha lasciato un solco profondo nella religiosità e nella cultura messicana. La basilica ove attualmente si conserva l’immagine miracolosa e’ stata inaugurata nel 1976. Tre anni dopo e’ stata visitata dal papa Giovanni Paolo II, che dal balcone della facciata su cui sono scritte in caratteri d’oro le parole della Madonna a Juan Diego: “No estoy yo aqui que soy tu Madre?”, ha salutato le molte migliaia di messicani confluiti al Tepeyac; nello stesso luogo, nel 1990, ha proclamato beato il veggente Juan Diego, che e’ stato infine dichiarato santo nel 2002.
Che cosa era accaduto in quel lontano secolo XVI in Messico? Con lo sbarco degli spagnoli nelle terre del continente latino-americano aveva avuto inizio la lunga agonia di un popolo che aveva raggiunto un altissimo grado di progresso sociale e religioso. E’ in questo contesto che, dieci anni dopo, va collocata l’apparizione della Madonna a un povero indio di nome Juan Diego, nei pressi di Città del Messico. La mattina del 9 dicembre 1531, mentre sta attraversando la collina del Tepeyac per raggiungere la citta’, l’indio e’ attratto da un canto armonioso di uccelli e dalla visione dolcissima di una Donna che lo chiama per nome con tenerezza. La Signora gli dice di essere “la Perfetta Sempre Vergine Maria, la Madre del verissimo ed unico Dio” e gli ordina di recarsi dal vescovo a riferirgli che desidera le si eriga un tempio ai piedi del colle. Juan Diego corre subito dal vescovo, ma non viene creduto.
La Dolce Signora che si manifesto’ sul Tepeyac non vi apparve come una straniera. Ella infatti si presenta come una meticcia o morenita, indossa una tunica con dei fiocchi neri all’altezza del ventre, che nella cultura india denotavano le donne incinte. E’ una Madonna dal volto nobile, di colore bruno, mani giunte, vestito roseo, bordato di fiori. Un manto azzurro mare, trapuntato di stelle dorate, copre il suo capo e le scende fino ai piedi, che poggiano sulla luna. Alle sue spalle il sole risplende sul fondo con i suoi cento raggi.
La scoperta piu’ sconvolgente al riguardo e’ quella fatta, con l’ausilio di sofisticate apparecchiature elettroniche, da una commissione di scienziati, che ha evidenziato la presenza di un gruppo di 13 persone riflesse nelle pupille della S. Vergine:
sarebbero lo stesso Juan Diego, con il vescovo e altri ignoti personaggi, presenti quel giorno al prodigioso evento in casa del presule. Un vero rompicapo per gli studiosi, un fenomeno scientificamente inspiegabile, che rivela l’origine miracolosa dell’immagine e comunica al mondo intero un grande messaggio di speranza. Nostra Signora di Guadalupe, che appare a Juan Diego in piedi, vestita di sole, non solo gli annuncia che e’ nostra madre spirituale, ma lo invita – come invita ciascuno di noi – ad aprire il proprio cuore all’opera di Cristo che ci ama e ci salva. Meditare oggi sull’evento guadalupano, un caso di “inculturazione” miracolosa, significa porsi alla scuola di Maria, maestra di umanita’ e di fede, annunciatrice e serva della Parola, che deve risplendere in tutto il suo fulgore, come l’immagine misteriosa sulla tilma del veggente messicano, che la Chiesa ha recentemente proclamato santo.
fonte: http://www.santiebeati.it