Sabato, XXIX Tempo Ordinario – S. Antonio M. Claret – PRIMA LETTURA Ef 4,7-16 – Dal Salmo 121 (122) – VANGELO Lc 13,1-9
Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo: «… lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai». Quanto è bello oggi fermarci a contemplare la misericordia di Dio! Egli non si stanca di noi, non si arrende. Trovandoci senza frutti non fa venire meno la sua cura per noi. Come aveva già affermato il profeta Isaìa a proposito del Messia: «egli non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta» (Is 42,3; cfr Mt 12,20). Certamente, la sua misericordia ha come scopo lo spingerci a corrispondere alla grazia, a riempirci di frutti, a produrre opere buone, e quindi è una misericordia che Dio usa per indurci a conversione, ad allontanarci dal peccato e a vivere secondo la sua volontà. Non ci si può illudere o prendere gioco di Dio, non si può usare e abusare della sua misericordia per trovare un alibi alla nostra indolenza. Ma nessuno si scoraggi: se Dio vede in noi la buona volontà, seppur in mezzo a tante sconfitte, se egli scorge i buoni propositi, seppur continuamente a terra per i nostri peccati, Dio non abbandonerà, non ci spegnerà, non troncherà la nostra, seppur minima, buona volontà, non ci spezzerà come una canna e non frantumerà i nostri propositi, ma ci sosterrà con il buon concime della sua grazia, ci guiderà con la sua luce e ci condurrà sicuri verso la bonaccia.
Pane di oggi: Come ringraziarti, o Dio, cosa posso offrirti in cambio della tua misericordia per me? Come ripagarti dell’amore e delle cure che gratuitamente mi offri? Quanta pazienza mi mostri, e in essa scorgo la misura senza limiti del tuo amore per me. Non stancarti della mia miseria, non abbandonarmi nel peccato: e, con l’aiuto del tuo Santo Spirito, porterò frutti di santità.
Azione: Userò la pazienza di Dio come impegno alla conversione.
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=1
Antonio María Claret y Clará, in catalano Antoni Maria Claret i Clarà, è stato un arcivescovo cattolico e missionario spagnolo, fondatore delle congregazioni dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria e delle Religiose di Maria Immacolata: è stato proclamato santo da papa Pio XII nel 1950.
Fu pure grande apostolo della penna e della stampa. Di lui dobbiamo citare, oltre i numerosi volumetti di devozione e di dottrina cristiana utili per tutti, i vari opuscoletti intorno alla Madonna, per i quali la Vergine gli espresse personalmente la sua gratitudine. Nel 1848 fondò in Barcellona una tipografia che stampò tra l’altro 50 edizioni in catalano e 69 in spagnolo (tutte di 10 o di 15 mila copie) della « Via retta e sicura per andare al cielo », prezioso libro di pietà scritto dal Santo. Sono circa 120 i libri ed opuscoli, che diede alla luce, dei quali sono stati stampati oltre 7.715.800 volumi, senza tener conto delle altre 160 edizioni fatte a Cuba, a Madrid e altrove.