Sabato, XXVI Tempo Ordinario – S. Gerardo di Brogne –
Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo: «Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto» (Prima Lettura). «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro» (Vangelo). Oggi la Liturgia della Parola è incentrata sulla lode, sulla gioia che nasce dal vedere il Signore. Gli occhi di Giobbe, dopo lunga e profonda sofferenza si aprono alla contemplazione del volto di Dio, non perché lo vede in viso ma perché lo coglie attraverso le sue opere, in ciò che lo circonda e negli eventi che gli sono accaduti. I discepoli, invece, hanno la grazia di vedere, sentire e toccare il Cristo, ma non tutti lo riconoscono come Dio e Signore. Alcuni si scandalizzano di lui e altri arrivano perfino a tradirlo, ad abbandonarlo e a rifiutarlo. È dunque necessario, oggi, fermarci a contemplare questo aspetto della nostra fede, del nostro rapporto con Dio: abbiamo visto il suo volto, siamo tra coloro che colgono i suoi passi nelle vicende liete e tristi di ogni giorno? I nostri occhi hanno visto la sua salvezza? Lo riconosciamo nel fratello, lo incontriamo nella Chiesa? Viviamo alla sua presenza? Facciamo esperienza della sua compagnia? Se ci poniamo dinanzi a Dio con la sapienza di questo mondo, anche noi rimarremo disorientati e scandalizzati, ma se con fiducia ci mettiamo dinanzi a lui con fede e desiderio di ascoltarlo, egli, che è la Via, ci mostrerà la gloria del suo volto e del suo cuore.
Pane di oggi: Chi ti incontra, chi ti riconosce, chi ti vede è beato, cioè è felice, è nella gioia. Questa è la caratteristica di chi è in comunione con te. Non possiamo dirci tuoi seguaci e rimanere schiacciati dal peso della tristezza, come chi è senza speranza. Tu, o Dio, sei il senso di ogni cosa, tu sei la nostra eterna gioia.
Ho visto il Signore? Testimonio al mondo la sua gioia?
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=1