S. Agostino – Un po’ di PANE Spirituale per Camminare in CRISTO venerdì 28 Agosto 20

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Venerdì, XXI Tempo Ordinario – S. Agostino – PRIMA LETTURA 1Cor 1,17-25 – Dal Salmo 32 (33) – VANGELO Mt 25,1-13

Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Ecco lo sposo! Andategli incontro!». Anche oggi la Liturgia ci invita a riflettere su quelli che la Chiesa tradizionalmente chiama “i Novissimi”, cioè le realtà finali della nostra esistenza terrena e l’inizio della nostra vita eterna nella gioia o nella dannazione senza fine. Tali realtà sono tutte presenti nel racconto della parabola evangelica: la morte che avviene a mezzanotte, cioè nel buio della nostra carne, felicemente raccontato come l’incontro con lo Sposo. Quindi il giudizio in cui ciascuno sarà chiamato a vagliare le proprie azioni: il ritrovarci con le lampade piene di olio o con le lampade vuote non dipende da Dio ma da noi. Ciascuno raccoglierà quanto avrà seminato. Le lampade di alcune erano vuote, per stoltezza, per pigrizia, per superficialità… non importa, non servono scusanti dinanzi ai fatti. Chi si presenta a mani vuote sarà lasciato fuori. Non per mancanza di misericordia divina, non perché viene meno il suo essere Sposo, ma perché Dio ha messo il nostro “destino” nell’esercizio della nostra libertà. La porta dopo il giudizio è chiusa: chi rimane fuori rimarrà nel pianto e nella disperazione dell’Inferno, chi entrerà con lo Sposo godrà della festa eterna del Paradiso. Questa è la nostra fede, questo il Vangelo che ci è stato rivelato, questo ciò che Cristo ci ha detto. Le sanatorie sono espedienti umani: dinanzi a Dio c’è verità e giustizia.

Vangelo (24 gennaio) Oggi si è compiuta questa Scrittura

Pane di oggi: O Signore, amato Sposo, che io viva i miei giorni nell’attesa dell’incontro con te. Non un’attesa inerte: attraverso le virtù, il buon esempio, la realizzazione dei tuoi disegni, io accumulo quel santo olio che fa splendere la lampada della santità. Dammi la Sapienza che mi faccia vivere sapendo che tutto ciò che appartiene alla terra passerà: solo il tuo amore è per sempre.
Liti, puntiglio, orgoglio, denaro… tutto passa: l’amore resta.

fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110

Lettera di Sant'Agostino all'uomo per amare una donna in pienezza e per  sempre - Servi di Cristo Vivo

É a Tagaste che Agostino fonda la sua prima comunità. Tra la fine del 390 e l’inizio del 391 si trova casualmente ad Ippona, nella basilica dove il vescovo Valerio sta parlando ai suoi fedeli della necessità di un presbitero per la sua diocesi. A furor di popolo Agostino viene sospinto dinanzi al presule e ordinato sacerdote. Convinto di dover vivere votato a Dio, studiando e meditando le Scritture, comprende di essere chiamato ad altro. Diviene vescovo di Ippona, succedendo a Valerio, e lascia innumerevoli scritti dove riesce a conciliare fede e ragione. Tra questi Il libero arbitrio, La Trinità, La città di Dio. Una menzione a sé meritano Le confessioni, in cui Agostino si racconta lasciando emergere in modo magistrale la sua interiorità, la storia del suo cuore.

PREGHIERA

Signore mio Dio,
Unica mia Speranza,
fà che stanco non smetta di cercarTi,
ma cerchi il Tuo Volto sempre con ardore.
Dammi la Forza di cercare, Te,
che Ti sei fatto incontrare e mi hai dato la Speranza
di sempre più incontrarTi.
Davanti a Te sta la mia forza e la mia debolezza:
conserva quella, guarisci questa.
Davanti a Te sta la mia scienza e la mia ignoranza:
dove mi hai aperto, accoglimi al mio entrare,
dove mi hai chiuso, aprimi quando busso.
Fà che mi ricordi di Te,
che intenda Te, che ami Te.
Grazie, Signore, noi Ti adoriamo e crediamo in Te!

( Sant’ Agostino – De Trinitade 15,28, 51 )

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