Sabato, XVII Tempo Ordinario – S. Alfonso M. de’ Liguori – PRIMA LETTURA Ger 26,11-16.24 – Dal Salmo 68 (69) – VANGELO Mt 14,1-12
Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Non ci deve essere condanna a morte per quest’uomo, perché ci ha parlato nel nome del Signore, nostro Dio». Geremìa, tra i maggiori profeti di Israele, proclama gli oracoli del Signore contro il popolo peccatore e la città santa divenuta un ricettacolo di empietà. Il linguaggio è duro e la reazione non si fa attendere: dinanzi alla verità non si può rimanere impassibili. O si riconosce il proprio peccato e ci si decide per una strada di conversione, oppure si turano gli orecchi della coscienza e possibilmente anche la bocca di chi parla, se necessario anche con la morte. Geremìa incontra uomini iniqui ma capaci di riconoscere che quanto egli diceva corrispondeva al vero, e nel ricono-scerlo salvano la vita del profeta. Tutt’altro esito, invece, la vicenda di Erode: il Battista denunciava ad alta voce il peccato impuro del re proclamando la verità dei fatti (quanta differenza con le prediche concilianti e ricche solo di politicamente corretto di oggi!), e dinanzi all’incapacità di Erode di riconoscere il proprio peccato, e all’odio persecutorio della sua concubina (essendo già sposata chiamiamola pure adultera), di colei che non era sua moglie, il profeta ci rimette la testa. Viene così zittita la voce, ma ciò non toglie il peccato. Non c’è peggior malato di chi si ritiene sano soltanto perché non va dal medico. E non c’è peggior empio di chi non riconosce il proprio peccato!
Pane di oggi: Manda, Signore, in mezzo a noi profeti che sappiano pro-clamare con fedeltà e fermezza la tua Parola di verità. Donaci, ministri, laici e consacrati che con la vita e le opere ci indichino il vero, il bello, il giusto e il santo. Fa’ che le loro parole trovino posto nella nostra coscienza. Siano illuminate le nostre scelte, purificate le nostre azioni. Converti, o Dio, i nostri cuori a te!
Invocherò un cuore attento, docile, capace di conversione.
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=11
Preghiera a Sant’Alfonso Maria de’ Liguori
O mio glorioso ed amatissimo protettore Sant’Alfonso che hai tanto faticato e sofferto per assicurare agli uomini il frutto della redenzione, guarda le miserie della mia povera anima ed abbi pietà di me.
Per la potente intercessione di cui godi presso Gesù e Maria, ottienimi con un vero pentimento, il perdono delle mie colpe passate, un grande orrore al peccato e la forza di resistere sempre alle tentazioni.
Fammi partecipe, te ne prego, di una scintilla di quell’ardente carità di cui il tuo cuore fu sempre infiammato e fa’ che imitando il tuo fulgido esempio, io scelga la divina volontà come unica norma nella mia vita.
Implora per me un fervido e costante amore a Gesù, una tenera e filiale devozione verso Maria e la grazia di pregare sempre e di perseverare nel divino servizio fino all’ora della mia morte, affinché io possa finalmente unirmi a te per lodare Dio e Maria Santissima per tutta l’eternità. Così sia.