Domenica, XIV Tempo Ordinario – S. Antonio M. Zaccaria – PRIMA LETTURA Zc 9,9-10 – Dal Salmo 144 (145) – SECONDA LETTURA Rm 8,9.11-13 – VANGELO Mt 11,25-30
Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre». Il cuore di chi è mite e umile è un cuore capace di gioia, un cuore che esulta, che loda. Molti si presentano come miti, molti si professano umili (e qualcuno, purtroppo, addirittura crede di esserlo per davvero!) ma è facile provarne la veridi-cità: chi indugia nel lamento, chi vive di esternazioni, chi fomenta liti e divisioni non potrà mai essere un cuore mite, tanto meno umile. E così chi non ha pace nemmeno in Dio, vive di agitazioni, di paure, di complessi, chi non sa fidarsi della Provvidenza, chi diffida anche degli amici, non può essere un cuore umile e difficilmente si rivelerà essere mite. Ma c’è un valore che più di tutti diventa il termometro per cogliere la misura esatta della mitezza e dell’umiltà: la lode, la gioia, la preghiera magnificante, il canto che esce dal cuore, il giubilo dello spirito sono tutti segni evidenti di un cuore mite e umile. E così si manifesta anche il Cuore di Gesù: prima ancora che egli stesso lo affermasse di sé, si è palesato a noi attraverso i segni della preghiera, della lode, della benedizione al Padre, dell’esultanza per i benefici concessi ai piccoli, agli ultimi: un Cuore colmo di carità, traboccante di misericordia, colmo di bontà; un Cuore che non conosce pregiudizi, che si compiace del bello e del vero. Fermiamoci in silenzio e lasciamo rimbombare nel nostro cuore le parole di questa preghiera che Gesù eleva al Padre. Uniamoci alla sua lode ed esprimiamo la nostra festa per essere figli di un così amante Padre. Pane di oggi: Invochiamo lo Spirito Santo perché ci renda, con la sua opera, sempre più simili al Cristo nella contemplazione giubilante delle grandi opere del Padre. O Gesù, mite ed umile, rendi il mio cuore simile al tuo.
Piuttosto che apparire mite ed umile, cercherò di esserlo.
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