Lunedì, VII di Pasqua – S. M. Maddalena de’ Pazzi (mf) – PRIMA LETTURA At 19,1-8 – Dal Salmo 67 (68) – VANGELO Gv 16,29-33
Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo». Gesù è disarmante! Non è fatto per illudere il suo uditorio, anzi non perde occasione per dire la verità dei fatti in faccia a chi si trastulla in mille lusinghe. Già dodicenne, tutti ricordiamo la ferma risposta, circa i suoi doveri verso il Padre celeste, alle parole accorate di Maria e Giuseppe che da tre giorni lo cercavano angosciati. Non dice: “Non lo farò più”, ma anzi mette in chiaro quelli che sono le sue priorità. E la chiarezza con cui Cristo ha vissuto, con cui ha annunciato la sua Morte e Risurrezione, è la stessa chiarezza che ha verso i suoi discepoli. A chi fa a gara per accaparrarsi un posto di gloria, Gesù propone il calice amaro della persecuzione (cfr Mc 10,37-39). A chi vuole diventare potente, Gesù mostra la via del servizio (cfr Gv 13,13-15). A chi si crede detentore delle promesse antiche, Gesù rivela che il dono ricevuto sarà tolto e dato ad altri (cfr Mc 12,9.12). A chi vuol gloriarsi del nome cristiano, Gesù espone la via della Croce (cfr Lc 9,23). E quanti esempi ancora potremmo fare! E così a chi pensa di essere buon cristiano solo perché recita delle formule o vive delle pratiche di pietà, Gesù ci mette in guardia: siamo certi di aver messo Dio al primo posto? Siamo sicuri di non essere pronti a rinnegarlo pur di non perdere una amicizia o un po’ di onore? Siamo sicuri di non lasciarlo solo?
Pane di oggi: Signore Gesù, ti contemplo solo nel Getsemani, sulla Croce: dove sono andati i tuoi amici, dove le folle che ti osannavano? Quando c’è da scegliere tra te e noi, spesso ti abbandoniamo. Dacci di non pensarci mai arrivati, già convertiti e credenti, già giusti e santi. Signore, infondi nel cuore la verità e la sapienza.
Invocherò misericordia per le volte in cui ho tradito Gesù.
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