Venerdì, V di Pasqua – S. Isidoro contadino – PRIMA LETTURA At 15,22-31 Dal Salmo 56 (57) – VANGELO Gv 15,12-17
Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «… riunita l’assemblea, consegnarono la lettera. Quando l’ebbero letta, si rallegrarono…». Anche oggi la lettura degli Atti degli Apostoli ci mette dinanzi ad una “prima volta”: gli Apostoli e gli anziani con tutta la Chiesa si riuniscono e scrivono una lettera da destinare alla Comunità di Antiòchia. Ci troviamo, di fatto, dinanzi a quello che potremmo definire il primo documento del Magistero della Chiesa. Da allora, lungo i secoli, la Chiesa ha da sempre accompagnato i suoi figli con indicazioni pastorali e dogmatiche volte ad insegnare, dirigere e far crescere rettamente la fede dei fedeli, tramite l’autentica interpretazione delle Scritture e la fedele applicazione della Tradizione, rimanendo ancorata al deposito della fede (cfr 1Tm 6,20) ma al contempo fornendo indicazioni utili ad una lettura contemporanea dello stesso depositum in una società dai continui cambiamenti ed evoluzioni. Possiamo quindi cogliere l’occasione per chiederci quale sia il nostro rapporto con il Magistero della Chiesa, cioè con tutti quei documenti ufficiali che ci vengono offerti dalla Chiesa per la crescita spirituale e per il manteni-mento della retta fede. Almeno a cominciare dai documenti del Concilio, fino ai vari documenti degli ultimi Pontefici, essenziali per una piena conoscenza della Liturgia, delle Sacre Scritture, dell’ecclesiologia e della mariologia; ma ancora per la conoscenza di temi che riguardano il vivere quotidiano, da quelli riguardanti la dottrina sociale fino ai temi di morale.
Pane di oggi: Quanta ricchezza ci doni, Signore, attraverso i documenti della Chiesa. Quanta grazia sprechiamo ignorandoli! Come se tu ci avessi dato una macchina per fare cose straordinarie e noi non la usassimo bene, per la pigrizia di leggerne le Istruzioni.
Leggerò, vivrò e farò conoscere il Magistero della Chiesa.
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110