Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola, stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù». Il libro degli Atti de-gli Apostoli narra le vicende della Chiesa nascente in un conte-sto di entusiasmo ma anche di persecuzione: da un lato, infatti, san Luca ci racconta come il Regno di Dio si espande con la potenza dello Spirito Santo attraverso l’opera missionaria dei primi discepoli, dall’altro lato, però, non nasconde il muro di diffidenza e pericolo che tale annuncio incontra nel mondo, sfociando perfino nella persecuzione fino alla morte. Dinanzi a tali pericoli come reagiscono i discepoli? Ritornano ciascuno nelle proprie case? Cercano una mediazione (o meglio un compromesso) tra la propria fede in Cristo e le esigenze del mondo? Affrontano i nemici confidando nelle proprie forze? Niente di tutto questo: per nulla intimoriti dalle minacce, decisi a non mercanteggiare la Parola di Dio con le effimere suggestioni del mondo, consapevoli delle proprie umane debolezze, si riuniscono in preghiera e invocano la grazia di Dio. Chiedono al Signore il dono della franchezza nel parlare, invocano la conferma della loro predicazione attraverso guarigioni e prodigi, manifestano il desiderio di glorificare Dio con la loro vita.
Pane di oggi: O Apostoli di Cristo, colonne e fondamento della città di Dio, quanto mi è cara la vostra testimonianza! Quanto prezioso ai miei occhi è il vostro esempio: esso incoraggia e illumina il mio povero cuore, spesso oppresso dalla confusione, bloccato dalla paura e affievolito dalla persecuzione che il mondo, esternamente, e il demonio, internamente, riversa nella mia anima. Invocate grazia anche per me, perché abbia luce e pace.
Nelle persecuzioni e afflizioni non smetterò di pregare Dio.
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