Un Po’ di PANE quotidiano per Camminare in CRISTO venerdì 10 aprile 20

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Venerdì Santo – Passione del Signore – PRIMA LET. Is 52,13-53,12 – Salmo 30 (31) – SECONDA LET. Eb 4,14-16; 5,7-9 – VANGELO Gv 18,1-19,42

Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire». La Liturgia del Venerdì Santo è una commossa contemplazione del mistero della Croce che mira non solo a commemorare, ma a far rivivere ad ogni fedele la dolorosa Passione del Signore. Non è un viaggio nel dolore fine a se stesso, ma un percorso che dalle tenebre del peccato e della morte ci conduce alla vittoria di Cristo e alla nostra beatitudine, come anche la Liturgia ci fa pregare: “Adoriamo la tua Croce, Signore, lodiamo e glorifichiamo la tua santa resurrezione; poiché solo dalla croce è entrata la gioia in tutto il mondo”. Anche gli angeli tacciono dinanzi a tanto dolore, dinanzi a tanto amore. Anche una sola goccia di quel Sangue sarebbe stato sufficiente: Gesù lo dona tutto, senza misura, senza riserve. Come senza riserve continua a donarsi nell’Eucarestia e a offrirsi riattuando l’unico e medesimo sacrificio della Croce, su tutti gli altari del mondo, ogni giorno, ad ogni Santa Messa.
Salve, capo insanguinato, coronato di spine, ferito, rotto, colpito da una canna, coperto di sputi! Salve! Sul tuo volto così mite c’è presagio di morte; ha perduto il suo colorito, ma sotto quella spaventevole pallidezza la corte celeste ti adora. Così colpito, così ammaccato e condannato per i nostri peccati, o Volto santo, fa’ che agli occhi di questo indegno peccatore splenda un segno del tuo amore.

Pane di oggi: Ho peccato, perdonami! Non mi rigettare da te. Mentre la morte si accosta, china un po’ verso di me il tuo capo e fa’ che riposi tra le mie braccia. E quando anch’io dovrò morire, vieni presto, o Gesù! Nell’ora terribile il tuo Sangue, o Gesù, mi sia d’aiuto: allora mostrati a me su quella Croce che ci salvò. (San Bernardo)
Sosterò a contemplare l’amore di Cristo che ci ha salvati.

fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110

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