Riflessione quotidiana per camminare in Cristo:
«Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mi-se in cammino». Il Vangelo ci mette dinanzi una scena terribile: un padre che vede il proprio figlio che sta morendo! Si mette alla ricerca di Gesù e trovatolo gli si getta ai piedi supplicando un suo intervento. La guarigione è ottenuta, ma non per un diretto intervento del Signore, come richiesto dal funzionario del re, bensì per la fede del funzionario stesso. Questa è la po-tenza della fede! Quando la fede crede fermamente alla Parola di Dio, ottiene grazie e miracoli. C’è un particolare su cui fermarci a contemplare: è la reazione del padre. Quando Gesù afferma che il figlio vive egli non controbatte, non richiede un ulteriore intervento, non chiede un segno, non vuole certezze che derivino dai suoi sensi, ma ascolta, accoglie, crede e si ri-mette subito in cammino. Questa è la prontezza della fede! E mentre ancora è in viaggio ecco che gli vengono incontro i servi a comunicargli ciò che egli già sapeva: «Tuo figlio vive». Le stesse parole del Maestro, anche l’ora coincide, il figlio è guarito. Questa è la gioia della fede! E la fede di quest’uomo produce un doppio miracolo: la guarigione del figlio e la conversione di tutta la famiglia. Questa è l’opera salvatrice della vera fede!
Pane di oggi: Signore, aumenta la mia fede! Quando tu mi parli io ho sempre la tentazione di aggiungere altre parole che sporcano la tua Parola: aumenta la mia fede! Quando tu mi indichi una via, io sono tentato di chiedere conferme e segni che confondono e rallentano la tua opera in me: Signore, aumenta la mia fede! Quando tu agisci per la mia guarigione e liberazione e io sono tentato di tenermi tutto dentro, non testimoniando al mondo la tua opera di salvezza: Signore, aumenta la mia fede!
Credere significa mettersi in cammino, diventare testimoni.
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110