Ultimamente, quando si parla del Gargano, si sottolineano solo alcune delle sue caratteristiche; centoquaranta chilometri di litorale, spiagge incantate, mare cristallino, specialità enogastronomiche, hotel, residence, appartamenti e villaggi turistici.
Ma il Gargano è molto più di un semplice “posto” per “turisti” e “vacanzieri”.
Per la sua posizione geografica, la sua morfologia e la varietà di ambienti, esso, offre spettacoli naturali affascinanti.
La bellezza dei campi seminati, degli oliveti e delle aree di pascolo, contrastano con quelle incolte della macchia mediterranea.
L’infinita varietà di ambienti rende il Gargano anche un laboratorio botanico a cielo aperto avendo una flora molto differenziata, che va dalle piante mediterranee a quelle alpine. Ci sono più di 2000 specie botaniche.
Nel libro scritto da Angela Rossini e Giovanni Quitadamo “Orchidee spontanee nel parco Nazionale del Gargano”, si stimano ottanta specie diverse.
Altri ambienti particolari del Gargano sono le paludi di Federico II, zone paludose di Frattarolo e dell’Oasi Lago Salso,
la tifa, l’eucaliptus, il giglio d’acqua e l’altra dove predomina la flora xerofila ovvero salicornie, giunchi, tamerici.
A descrivere bene la bellezza del Gargano, è il nostro poeta, scrittore e traduttore italiano di fama internazionale, Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970).
Tra il febbraio e il settembre del 1934 Ungaretti, visitò per conto del quotidiano “La Gazzetta del Popolo” di Torino, la Puglia e la Basilicata per fare un reportage. Visitó Foggia, e il suo Tavoliere, poi si spostò a Manfredonia e risalì il Gargano fino a Monte Sant’Angelo. Fu subito colpito dalle caratteristiche del luogo.
Ungaretti scrisse, in “La giovine maternità” parole piene di stupore e meraviglia per quanto i suoi occhi ammiravano:
«Il Gargano è il monte più vario che si possa immaginare. Ha nel suo cuore la Foresta Umbra, con faggi e cerri che hanno 50 metri d’altezza e un fusto d’una bracciata di 5 metri, e l’età di Matusalemme; con abeti, aceri, tassi; con un rigoglio, un colore, l’idea che le stagioni si siano incantate in sull’ora di sera; con caprioli, lepri, volpi che vi scappano di fra i piedi; con ogni gorgheggio, gemito, pigolìo d’uccelli…
…Ma queste pendici che vanno giù verso Manfredonia sono tutto sasso. Salendo da questo lato verso monte sant’angelo la vegetazione è tutt’altro che facile.
Ma questa è la giornata degli spettacoli commoventi. Giù, vedete, si estende a perdita d’occhio la pianura: terra, terra. E con tanta terra a due passi, guardate questi montanari: vanno a cercare la loro terra avara col cucchiaino».
Queste, sono solo uno stralcio delle stupende parole che Ungaretti spende per la maestosità del Gargano.
Nel testo completo, lo scrittore, si sofferma anche sulle bellezze artistiche e storiche dei monumenti di Lucera, ma il piacere della sua anima sta tutta in una frase:
…“questa è la giornata degli spettacoli commoventi.”
Il Gargano dunque, stupisce, meraviglia, attrae per la sua caratteristica unica: la BIODIVERSITÀ. Questa splendida terra offre, a tutti coloro che la visitano, opportunità diverse ed esperienze assai varie. Ci mette a stretto contatto con la natura e ci spinge a spunti di riflessioni assai profondi e complessi come il tema della biodiversità.
Comprendere appieno questa caratteristica è fondamentale sopratutto per l’uomo moderno che tende ad uniformare tutto quello che lo circonda come le idee, le convinzioni, i modi di vestire, i modi di comportamento.
La biodiversità è indispensabile perché ogni essere vivente è legato all’altro come l’anello di una catena, se si spezza una, la catena diventa inutilizzabile.
Se scompaiono i campi di fiori, non ci saranno più farfalle, né api e insetti. Se brucia la foresta, muore il sottobosco, le sue piante e gli animali che se ne nutrono.
Si rischia di compromettere la sopravvivenza di alcune specie.
Bisogna rispettare le diverse forme di vita sulla Terra perché esse sono come le tessere di un puzzle; tutte insieme compongono un quadro bellissimo che è LA VITA.
da info: De Felice Patrizia