Prince, addio all’artista tra i più talentuosi della musica mondiale.

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Quando la prima notizia a diffondersi è quella di un cadavere trovato in una casa di una star il brivido è inevitabile. Successe per Kurt Cobain, per Layne Staley e per Scott Weiland (anche se nel suo caso si trattava di un tour bus). Alle alle 9 e 43 ora locale una telefonata per un’emergenza medica arriva al centralino dell’ufficio dello sceriffo della contea di Carver: la chiamata arriva da un indirizzo di Paisley Park. C’è un maschio adulto in stato di incoscienza in arresto respiratorio, in un ascensore di un ampio complesso residenziale. Pochi minuti dopo autorità e personale medico arrivano sul posto. Si tenta invano una procedura di rianimazione cardio-polmonare: ai paramedici non resta che notificare il decesso alle 10 e 07.                 Un talento omaggiato niente di meno che da Miles Davis, che con Prince ha collaborato in diversi momenti, paragonandolo a Duke Ellington (e facendo infuriare Wynton Marsalis). Da For You, album di debutto del 1978, Prince ha sempre attirato l’attenzione dei fan e dei media: come quando nel 1987 pubblico’ The Black Album, il cui autore doveva restare ignoto ma che, poco prima dell’uscita, fu ritirato e le sue copie mandate al macero. Non si e’ mai capito se Prince non fosse soddisfatto del risultato, se fosse rimasto infastidito della fuga di notizie riguardo alla titolarita’ dell’opera o se fosse stato snobbato dalla Warner Bros. Comunque alla fine il cd usci, ma nel 1993.

La musica è sempre stata la sua vita. Secondo la leggenda His Purple Majesty ha nel cassetto un immenso archivio di canzoni mai pubblicate. Produce, compone, arrangia ed esegue quasi tutte le canzoni dei suoi cd, suonando tutti gli strumenti. Ed e’ nota la sua mania di esibirsi a sorpresa nei club dopo i concerti ‘ufficiali’ in estenuanti jam session improvvisate. E’ stato uno dei primi a vendere la sua musica online, fino a decidere, però, a luglio del 2015, di togliere tutte le sue canzoni da piattaforme popolari come Spotify e Apple Music, restando solo su Tidal, lanciata dal musicista e produttore Jay Z. Tra le sue ultime fatiche, nel 2014 il doppio album “Art Official Age” e “PlectrumElectrum”, l’anno scorso “HITnRUN”.

Irrequieto e intransigente, Prince nel corso della sua carriera ha sempre navigato tra trionfi (Purple Rai, album e film), flop (Graffiti Bridge, suo secondo film), contratti milionari (famoso quello da 100 milioni di dollari con la Warner Bros nel 1992) e vari cambiamenti di nome (Tafkap, ovvero The Artist Formerly Known As Prince; The Artist; Symbol) per protesta contro le imposizioni delle major del disco. Per un certo periodo si e’ pure fatto ritrarre con la provocatoria scritta ‘slave’ (schiavo) disegnata sulla guancia. Ma una cosa e’ certa: non ha mai voluto sottrarsi alla ‘schiavitù” del sesso, che per un paio di decenni ha esplicitamente declinato in tutte le sue forme. Come non ricordare pezzi nati alla fine degli anni Ottanta come Insatiable e Scandalous, oppure Cream, che solo nel 2004, durante il Musicology Tour, ha rivelato di aver scritto mentre si guardava allo specchio, suscitando in alcuni il sospetto di essere gay. Difficile crederci, vista la lunga lista di donne, belle e famose, da lui concupite: da Vanity e Apollonia (sua musa ai gloriosi tempi di Purple Rain) a Kim Basinger, conosciuta ai tempi della colonna sonora di Batman. I due sfiorarono le nozze ma i tradimenti di lui fecero naufragare il progetto. E poi Sheena Easton e Mayte Garcia, da cui nel ’96 ha avuto un figlio, morto pochi giorni dopo la nascita.

fonte:http://www.ansa.it

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