Le agenzie di domani non solo tecnologia

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Non c’è solo internet nel futuro delle agenzie di viaggi. Ad affemarlo è un articolo comparso sul sito francese di informazione turistica lechotouristique.com, che fa il punto su uno dei nodi più spinosi del momento: l’evoluzione dei punti vendita nei prossimi anni e la strategia vincente per rispondere al nuovo contesto economico.
Ispirazione, dialogo con gli esperti e relazione di fiducia: è questo il triplo binario, secondo il sito d’Oltralpe, su cui devono correre le agenzie di viaggi per restare al passo con i tempi. Se poi tutto questo dovrà realizzarsi con l’aiuto o meno delle nuove tecnologie, è un altro paio di maniche. Quello che conta è che il fattore umano resterà comunque al centro dell’attività di intermediazione. Che le agenzie non siano morte ma, al contrario, restino una parte vitale del turismo è stato ampiamente dimostrato dai fatti. E anche molti avvenimenti degli ultimi anni hanno messo in evidenzia come il ruolo di un esperto, per vendere viaggi, sia quantomai importante. Basti pensare a tutti gli avvenimenti (dall’ormai famigerata nube vulcanica islandese in poi) che in passato costrinsero i dettaglianti a un lavoro a ‘tappe forzate’ per soccorrere i propri clienti. Ormai nessuno (neanche il ceo di Ryanair Michael O’Leary) mette in dubbio il ruolo dei dettaglianti. Ciò non significa, però, che il modello di business non debba cercare un’evoluzione per salvare fatturati e marginalità.
A questo si va ad aggiungere la rinnovata spinta al business di organizzazione dei viaggi da parte delle adv che, negli ultimi anni, hanno visto l’incremento delle vendite del prodotto ‘fatto in casa’.
Il web sarà un alleato? Forse sì. Ma al centro di tutto resterà il rapporto umano tra l’agenzia e il cliente.

fonte:www.ttgitalia.com  –Di Francesco Zucco

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